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VIA CHIESA N. 30, 13887 ZIMONE (BI) - info@prolocozimone.it
In epoca preromana, il territorio di Zimone fu abitato dai Vittimuli, la cui principale risorsa era l'estrazione dell'oro: la zona adibita a tale attività è oggi salvaguardata come Parco Regionale della Bessa.

Nel Medio Evo, Zimone fece parte del comitato di Vercelli; nel XII secolo i Vescovi di Vercelli lo diedero ai signori di Magnano che si unirono successivamente agli Avogadro di Cerrione. Questo fu il suo periodo di massima importanza storica; Zimone infatti era posto allo sbocco di una strada d'arroccamento che permetteva il congiungersi dell'entroterra biellese con la via Francigena (strada delle Gallie) evitando così il passaggio da zone gravate da pedaggio e mal sicure per le continue guerre.

Il transito della strada era presidiato dai due castelli degli Avogadro, quello di Cerrione e quello di Mongiovetto e da due celle monastiche, San Michele di Dervezio e San Michele del Bellino.
Nel XVI secolo il paese passò ai Dal Pozzo e a loro rimase per quasi un secolo, quando tornò nuovamente sotto la proprietà degli Avogadro.
Il 16 dicembre 1798 il parroco e il presidente della Municipalità di Zimone annunciarono alla popolazione la fine dei tempi dei privilegi, dei feudatari, dei balzelli e degli oppressi e innalzarono il simbolico Albero della Libertà dichiarandosi Comune libero e indipendente.Zimone è un piccolo comune situato tra i dossi e gli avvallamenti morenici della Serra.

Dallo spartiacque, incorniciato da verdi boschi e da vigneti, sorge il gruppo di case raccolte intorno alla chiesa, proteso sul Lago di Viverone e sul Canavese.
La Chiesa parrocchiale è dedicata a San Giorgio e risale al XVII secolo; al suo interno conserva un interessante altare in pietra e in sacrestia un mobile finemente scolpito risalente al XVII secolo.

In incantevole posizione sulla collina sovrastante l'abitato è la Cappella di San Grato, del XVI secolo, oggi purtroppo in stato di abbandono.

La Cella monastica di San Michele di Bellino edificata nel XII secolo e officiata dai benedettini neri, è attualmente in fase di restauro.

I sentieri che si addentrano nei boschi circostanti offrono la possibilità di piacevoli passeggiate immersi nel verde e circondati da un bel paesaggio; sentieri percorribili anche a cavallo o in mountain bike.

Poco lontano da Zimone è il Parco Regionale della Bessa: in quest'area in epoca romana e pre-romana si estraeva l'oro nei torrenti Elvo e Olobbia; lo spostamento manuale dei sassi di scarto ha creato un altopiano ondulato caratterizzato da ammassi ciottolosi alti fino a 15 - 20 metri che formano un ambiente particolare ed unico in Europa.
LA STORIA